Aperte le iscrizioni al Premio Ciò che Caino non sa

Il Premio Ciò che Caino non sa: un viaggio nell’arte e nella letteratura
come denuncia sociale contro la violenza di genere e gli abusi sui minori

Perché Ciò che Caino non sa
Il Premio Ciò che Caino non sa nasce con l’intento di sensibilizzare e promuovere una
considerazione profonda sui temi drammatici e urgenti della violenza di genere e degli abusi
sui minori. Fondato da Maria Teresa Infante La Marca, questo Premio artistico e letterario
intende affidare alla forza espressiva dell’arte, nella sua forma più pura, la denuncia di
sofferenze e ingiustizie troppo spesso ignorate o sottovalutate.
Il Premio, che nelle sue prime cinque edizioni è stato organizzato dall’Associazione
culturale L’Oceano nell’Anima, a partire dal 2025 passa sotto l’egida dell’Accademia delle
Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, continuando a rappresentare un faro di speranza e di
cambiamento avvalendosi della forza dell’arte e della letteratura
La violenza e la negazione dei diritti fondamentali
Il tema centrale del Premio è la violenza che le donne e i minori subiscono in molteplici
forme, dalle aggressioni fisiche agli abusi psicologici, fino alla negazione dei diritti
fondamentali. La scelta di intitolare il Premio Ciò che Caino non sa rimanda all’idea biblica
del fratricidio e alla cecità emotiva che spesso alimenta l’odio e la sopraffazione. Caino, che
uccide il proprio fratello, simboleggia quella disconnessione dalla propria umanità che
consente atti di violenza: un’ignoranza che il Premio si propone di smantellare, cercando di
suscitare empatia e consapevolezza in un pubblico ampio.
La necessità di un cambiamento culturale
Le arti visive, la poesia e la scrittura in tutte le sue forme sono i mezzi scelti per raccontare e
denunciare queste atrocità, facendo appello a sentimenti forti come la rabbia, l’indignazione
e la tristezza, ma anche offrendo uno spazio per la speranza e la riflessione. Il segno artistico
e letterario diventa mezzo di lotta per raggiungere un cambiamento e tutelare la vita.
Le opere che partecipano al Premio intendono sollecitare a riconoscere la gravità di tali
crimini ponendosi come testimonianza delle sofferenze subite, ma anche come atto di
coraggio, di resistenza e di denuncia. Il fine è di stimolare un cambiamento culturale capace
di abbattere il muro del silenzio che troppo spesso avvolge questi temi, favorendo un vero e
proprio salto di consapevolezza all’interno della società per scuotere le coscienze.

Il coinvolgimento dei più giovani
La violenza di genere e gli abusi sui minori non appartengono a una determinata area
geografica o sociale: sono emergenze globali che non conoscono confini. Questo Premio,
quindi, si fa portavoce di una causa universale e internazionale, quella della dignità umana e
dei diritti, cercando di educare le nuove generazioni alla solidarietà e al rispetto attraverso
l’arte e la letteratura. A tal fine non si limita a gratificare le opere più significative, ma si
estende anche a progetti educativi destinati agli studenti, con l’intento di stimolarli ad
esprimere il proprio dissenso verso l’ingiustizia impiegando gli strumenti della letteratura e
delle diverse forme artistiche. L’iniziativa si qualifica, quindi, come un’opportunità di
approfondimento e di crescita per i giovani, incoraggiandoli a non rimanere indifferenti al
cospetto delle efferatezze che li circondano.
Le sezioni del Premio e la cerimonia conclusiva
Il Premio è articolato in sezioni a tema, sia in ambito letterario (poesia, narrativa in forma di
racconto breve, articolo giornalistico) che artistico (fotografia e pittura).
Oltre ai riconoscimenti destinati ai primi tre classificati di ogni sezione sono previsti anche i
seguenti Premi speciali: “Roberta Perillo”, “Mahsa Amini”, “Irena Sendler”, “Città di
Foggia”, “Presidente di Commissione”.
Il cerimoniale di premiazione si terrà a Foggia nella storica Sala del Tribunale di Palazzo
Dogana, in piazza XX settembre, entro il mese di giugno 2025. Nel corso di tale
manifestazione verrà assegnato il prestigioso Premio per la Pace 2025 “Narges
Mohammadi”.
Iscrizioni e bando
Le iscrizioni alla VI edizione del Premio Ciò che Caino non sa sono possibili fino al 28
febbraio 2025. Per ulteriori e più dettagliate informazioni è possibile visionare il bando sul
sito dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari:
https://www.accademia-asf.it/caino_bando.php?nr_articolo=0

Author: redazione