I legami tra cinema e arte saranno i veri protagonisti del Festival di Film di Villa Medici

Il Festival di Film di Villa Medici sta per tornare per la seconda edizione, con nuovi film che esplorano i legami tra il cinema e l’arte contemporanea. Da mercoledì 14 a domenica 18 settembre 2022, oltre trenta opere cinematografiche da tutto il mondo saranno proiettate a Villa Medici su 3 schermi, accompagnate da incontri, installazioni ed eventi. In attesa di svelare a fine agosto quali saranno i film in concorso e il programma completo, Villa Medici presenta la giuria che presiederà questa seconda edizione, composta da tre personalità del mondo del cinema, delle arti visive e della letteratura: la cineasta francese Marie Losier, il regista italiano Pietro Marcello e lo scrittore francese Sylvain Prudhomme.
Marie Losier è una regista e curatrice nata nel 1972 a Boulogne-Billancourt (Francia). Dopo aver lavorato per 20 anni a New York, oggi vive a Parigi. È autrice di ritratti avanguardistici, intimi e poetici di registi, musicisti e artisti, quali Alan Vega, i fratelli Kuchar, Guy Maddin, Richard Foreman, Tony Conrad e April March. I suoi lavori sono stati presentati al Festival di Cannes, alla Berlinale, alla Tate Modern, al MoMA, al Palais de Tokyo, al Centre Pompidou, al Whitney Museum, al Jeu de Paume, alla Fondation Pernod Ricard, alla Cinémathèque française e a quella di Atene. Nel 2013 ha ricevuto il DAAD Residency Award e il Guggenheim Award per il documentario Cassandro the Exotico! sulla figura del wrestler messicano Saúl Armendáriz. Marie Losier è attualmente impegnata nella realizzazione di tre progetti che combinano cinema, musica e arte contemporanea: un ritratto della cantante Peaches nella Berlino underground degli anni 2000, un altro del gruppo americano The Residents (Behind The Mask) e un musical. Nel 2023 il suo lavoro sarà esposto presso la galleria Anne Barrault a Parigi e al MAC VAL – Musée d’art contemporain du Val-de-Marne. Sono inoltre previste una personale al Museo Transpallet di Bourges e una residenza presso Villa Albertine.
Pietro Marcello è un regista nato nel 1976 a Caserta. Il suo primo lungometraggio, Il Passaggio della linea, documentario girato di notte sui treni espressi che attraversano l’Italia, viene presentato nel 2007 nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia e si aggiudica numerosi premi al momento della sua uscita. Nel 2009 Pietro Marcello realizza il documentario drammatico La Bocca del Lupo, premiato come miglior film al 27° Torino Film Festival, con il premio Caligari e con il Teddy Award alla Berlinale. Nel 2011 gira Il Silenzio di Pelešjan, presentato alla 68a Mostra del Cinema di Venezia, mentre nel 2015 il suo film Bella e perduta viene proiettato al Festival di Locarno. Nel 2019 dirige Martin Eden, basato sul romanzo di Jack London, film pluripremiato che ha permesso all’attore Luca Marinelli di vincere la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra di Venezia. Nel 2021 Pietro Marcello realizza il documentario Per Lucio, dedicato al cantautore Lucio Dalla, in programma nella sezione speciale Berlinale del 71° Festival del cinema di Berlino. Lo stesso anno presenta alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes il film Futura, co-diretto con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher. Nel 2022, la Quinzaine presenta in apertura il suo ultimo film, Le Vele scarlatte.
Sylvain Prudhomme è uno scrittore nato nel 1979 a La Seyne-sur-Mer (Francia). Autore di romanzi e reportage, ha ricevuto nel 2019 il premio Femina per il romanzo Par les routes (edito da Gallimard). Il suo lavoro attinge al reale partendo da una materia vissuta, aperta sul mondo, a metà strada tra documentario e finzione. L’Africa contemporanea – dove ha vissuto e lavorato a lungo (Senegal, Niger, Burundi, Mauritius) – è una delle principali fonti di ispirazione dei suoi libri. Non a caso ha tradotto il saggio Décoloniser l’esprit dello scrittore keniota Ngugi wa Thiong’o (La Fabrique, 2011).  I suoi libri sono tradotti in dieci lingue. Nel 2015 crea con la coreografa Raphaëlle Delaunay la pièce teatrale a due It’s a match, presentata in numerosi festival in Francia e all’estero. Con il regista Philippe Béziat, sta concludendo il film Tout-Puissant Mama Djombo sull’esilio di Malan Mané, celebre cantante della Guinea-Bissau.
Un ricco programma basato su tre fulcri Il festival si articola in tre parti: la Competizione internazionale, le serate del Piazzale e i FocusCOMPETIZIONE INTERNAZIONALE
Annuncio della selezione a partire dal 24 agostoIl festival presenta 14 film in concorso, di tutte le durate e di tutti i generi (documentario, fiction, cinema d’essai), realizzati nel periodo 2021-2022 da artisti e cineasti le cui opere si distinguono per la singolarità del soggetto o della forma. Le proiezioni dei film in concorso si svolgono durante la giornata, alla presenza dei registi e delle registe, nella sala cinematografica e nel Grand Salon di Villa Medici, che riapre per l’occasione dopo 6 mesi di lavori di restauro dei decori di Balthus. La selezione dei film è elaborata da un comitato composto da Leonardo Bigazzi, Farah Clémentine Dramani-Issifou, Mathilde Henrot e Lili Hinstin, animato dalla volontà di mostrare una pluralità di scritture cinematografiche contemporanee.Al termine della settimana del festival, la giuria assegnerà due premi nel corso della serata di chiusura alla presenza del pubblico e degli artisti: il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio della Giuria per un film particolarmente apprezzato dai giurati. I premi, che prevedono compensi in denaro, offrono inoltre ai registi l’opportunità di essere ospiti in residenza presso Villa Medici. SERATE DEL PIAZZALE
Annuncio del programma a partire dal 24 agostoParallelamente alla competizione ufficiale dei film proiettati durante la giornata, il pubblico del festival si riunisce ogni sera sul Piazzale, davanti alla facciata storica e ai giardini di Villa Medici, per proiezioni all’aperto di film recenti che includono numerose anteprime, ma anche di classici del cinema in versione restaurata. FOCUS
La sezione Focus presenta invece film di artisti fuori concorso, masterclass e incontri eccezionali che invitano a esplorazioni cinematografiche singolari e permettono di condividere momenti speciali con i membri della giuria, gli artisti e i registi. Il primo focus mette a confronto due opere che indagano la contemporaneità: nel film di carattere performativo girato in Nebraska, The New Inflation (2021), l’artista Liv Schulman, borsista di Villa Medici nel 2022-23, mette in scena una riflessione sulla parola “inflazione”, rievocando le immagini sincopate della pellicola dell’artista tedesco Hans RichterInflation (1928). Il secondo focus è dedicato a tre film di artisti accomunati dal tema della rovina, passata, presente e in divenire: Remnants of the Future (2010) di Uriel Orlow, girato in Armenia, è presentato accanto a due film di borsiste di Villa Medici, La Villa Jumelle (2011) di Yasmina Benabderrahmane (borsista nel 2022-23), e Off power (2021) di Théodora Barat (borsista nel 2021-22), girato a Hong Kong. Il programma del festival permette altresì di condividere momenti speciali con i membri della giuria attorno a temi aperti. Una masterclass di Marie Losier e una di Pietro Marcello accompagneranno la proiezione di film documentari che mettono in scena storie d’amore fuori dal comune: quella, svoltasi a New York, tra l’artista e musicista Genesis Breyer P-Orridge e la sua compagna Lady Jaye in The Ballad of Genesis and Lady Jaye (2011) di Marie Losier; e quella, ambientata a Genova, di Enzo e Mary, la cui unione oltrepassa le mura di una prigione in La Bocca del Lupo (2009) di Pietro Marcello. Sylvain Prudhomme presenterà per la prima volta il film co-diretto con Philippe Béziat, dal titolo Tout-Puissant Mama Djombo (2022), viaggio musicale e iniziatico sulle orme di Malan Mané, cantante esiliato dalla Guinea-Bissau, un tempo apprezzato e ammirato dal pubblico negli stadi, da Dakar a Cuba. La proiezione sarà accompagnata dalla lettura di estratti del romanzo Les Grands (2014, Gallimard) di Sylvain Prudhomme, ispirato al gruppo musicale che ha reso famoso Mané. In occasione del festival, Villa Medici invita inoltre l’artista e regista Rosa Barba (nata nel 1972 in Italia, oggi residente a Berlino) a presentare il suo lavoro al crocevia tra cinema e arte contemporanea, che combina film, sculture, installazioni e performance. L’intervento dell’artista a Villa Medici si compone di tre opere, la cui ricerca formale indaga il ruolo ricoperto dalla percezione, dal colore e dal tempo. → Leggi il comunicato stampa sull’Art Club dedicato a Rosa Barba.Tavole rotonde e dibattiti completano il programma del Festival di Film di Villa Medici, proseguendo un percorso iniziato durante la prima edizione: favorire la diversità e la visibilità delle pratiche cinematografiche contemporanee in uno spirito di commistione tra linguaggi artistici e di apertura alla pluralità delle narrazioni. 
COMITATO ORGANIZZATIVO: Il comitato organizzativo del Festival di Film di Villa Medici è composto da Alizée Alexandre (referente per la programmazione culturale dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici), Lili Hinstin (programmista e direttrice artistica di festival), Laurent Perreau (autore e regista), Sam Stourdzé (direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici) e Véronique Terrier Hermann (storica dell’arte e programmista).Ogni anno viene designato un comitato di selezione con il compito di scegliere i film in concorso. 
COMITATO DI SELEZIONE 2022: Leonardo Bigazzi dal 2008 è curatore del Festival Lo Schermo dell’Arte e dal 2012 di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images. Dal 2020 ricopre il ruolo di curatore presso la Fondazione In Between Art Film, per la quale si occupa di commissionare e produrre film d’artista. Farah Clémentine Dramani-Issifou è curatrice di mostre, programmista di film per festival (Settimana della Critica – Festival di Cannes, Festival Internazionale del Film di Marrakech) e ricercatrice. È docente presso la HEAD di Ginevra. Il suo lavoro di ricerca e creazione si concentra sul cinema e le arti visive della diaspora africana.  Mathilde Henrot è fondatrice dei siti Festival Scope e Festival Scope Pro con Alessandro Raja. Da molti anni si occupa della programmazione di festival cinematografici online e in sala, tra cui i festival di Sarajevo e Locarno. Lili Hinstin è programmista e direttrice artistica di festival. Referente per il cinema a Villa Medici tra il 2005 e il 2009, è stata programmista per il festival Cinéma du Réel dal 2010 al 2013. Lili Hinstin si è occupata in seguito della direzione artistica del Festival del Film di Belfort (2013-2018) e del Festival Internazionale di Locarno (2018-2020). 
IL FESTIVAL DI FILM DI VILLA MEDICI IN CIFRE:5 giorni di festival3 sale di cui 1 schermo all’aperto con 500 postiProiezione di oltre 30 film da tutto il mondo, di cui 14 in concorso2 premi assegnati al termine del concorsoQuasi 3.000 ingressi in occasione della prima edizione del festival, tenutasi dal 15 al 19 settembre 2021  Contatto: film.festival@villamedici.it  → Clicca qui per rivedere i video delle masterclass della precedente edizione del festival (Béla Tarr, Edgar Morin).
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Informazioni sull’Accademia di Francia a Roma – Villa MediciFondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese con sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sul colle del Pincio, nel cuore di Roma.Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge oggi tre missioni complementari: accogliere artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creatività e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam StourdzéIl cinema a Villa MediciDal 1974, l’Accademia di Francia a Roma accoglie come borsisti cineasti, sceneggiatori o artisti di arti plastiche che realizzano film. Tra questi si ricordano, tra gli altri, Clément Cogitore, Mitra Farahani, Benjamin Crotty, Thomas Salvador, Nora Martirosyan, Xavier Beauvois, Éric Baudelaire, Evangelia Kranioti, Caroline Deruas, Valérie Mréjen e Lola Gonzàlez.

Author: Maria Grazia Di Mario