Addio Toto Torri, giornalista e insostituibile amico

di Maria Grazia Di Mario

Toto Torri, difficile considerarlo un collega, più che collega era un amico, quasi un papà. Toto l’ho conosciuto negli Anni Novanta quando iniziò, con il giornalista Fabrizio Cerqua, quella che considero la mia avventura più divertente e gratificante, perché mi furono assegnati compiti importanti e l’opportunità di lavorare a fianco di firme del giornalismo. Tra di esse Toto Torri. Ma Toto che aveva già intervistato tutti i grandi nel mondo dello spettacolo (a testimonianza l’ultimo libro pubblicato dal titolo Quando gli attori si raccontano – Divagazioni di un cronista, dove racconta la propria storia di vita vissuta a contatto con oltre cento artisti italiani e stranieri del mondo del cinema, del teatro, della tv, fra cui Federico Fellini, Anna Magnani, Alberto Sordi, Woody Allen, Sylvester Stallone, Spike Lee, Marcello Mastroianni, Monica Vitti, Eduardo De Filippo, Pietro Garinei, Silvana Pampanini , Toto’, Franco Nero, Valeria Fabrizi, Penelope Cruz, George Clooney, Julia Roberts, Bruce Springsteen, Leonardo di Caprio, Michele Placido, Giuseppe Tornatore fino ai piu’ giovani Paolo Sorrentino, Elio Germano, Luca Zingaretti, Antonia Liskova e Luca Argentero, ed altri da lui conosciuti ed intervistati, ) era talmente modesto che non ha fatto mai pesare il suo ego, come troppo spesso accade invece nel mondo del giornalismo, fatto di prime donne. Al Radiocorriere le prime donne non esistevano, eravamo trattati tutti alla pari. Da quel momento iniziò una naturale amicizia, che si è protratta fino ad oggi, quasi quotidiane erano le telefonate di Toto per parlare del presente, propormi idee, articoli, anche per thefilmseeker, lavorava molto di notte, la scrittura era una ragione di vita. Ma il male del secolo, quello che colpisce le persone più sensibili e meno indifferenti al presente distonico che stiamo vivendo, la depressione, se lo è portato via in questo maggio piovoso, complice un’età avanzata e problemi deambulatori. Non mi piace parlare di morte per Toto, Toto è semplicemente partito per un viaggio ideale e troverà senz’altro i vecchi amici ad attenderlo, Fabrizio ed Ettore Nuara, mi sembra di vederli già entusiasti con le loro macchine da scrivere, o computer e grande curiosità, occhi per il presente e umanità nella penna, qualità che oggi non si trovano più. Questo gli auguro con tutto il cuore, ricordando la sua ultima telefonata nel mese di marzo scorso, nella quale mi disse “ti voglio bene”, da quel momento nessuna chiamata dal suo cellulare ed ora ne capisco la ragione, senz’altro aveva già fatto la sua scelta, cosciente o inconsapevole, quella di andarsene, ma prima ha voluto salutare gli amici più veri. Le firme come quella di Toto Torri andrebbero ricordate, potrebbe dedicargli un Premio il Grand Prix Corallo, che tanto aveva supportato negli ultimi anni, “ad esempio” per le giovani generazioni.

Toto Torri (di origini ciociare ma da anni residente a Roma, una città della quale era innamorato e sanremese di adozione, città che ugualmente adorava) è diventato giornalista nel 1968, dopo una lunga gavetta. Ha scritto di sport, cinema, teatro, televisione, seguendo come inviato importanti manifestazioni come il Festival del Cinema di Berlino, Cannes, Venezia, Nizza, il Festival di Sanremo, il Giro d’Italia, il Tour de France e numerosi Campionati del mondo e Olimpiadi di Cortina, Roma e Grenoble.
Ha collaborato con numerosi quotidiani tra cui il “Momento Sera”, “La Notte”, “Il Corriere di Napoli”, “Telestar”, “La Sicilia”, “Espresso Sera” e “Le Gazette” e per settimanali e periodici come “Extra”, Settimana TV”, “Telesette”, “Radiocorriere TV”, “Settimanale SÌ”.
Negli anni ’60, ha fondato con Sergio Trasatti e Mino Doletti l’AICRET (Associazione Italiana Critici Radio Televisivi).
È stato Direttore Artistico e Stampa del “Premio La Navicella”, Fiuggi Terme e del “Premio Colonne Sonore”, Teatro Ariston di Sanremo (Rai Uno).
È stato Ufficio Stampa di Corrado Mantoni (10 anni), Renato Zero, Gigi Sabani, Fred Bongusto, Enzo Trapani, con il quale collaborò al programma “Due di Tutto”, Peppino Di Capri, Stefano Film, Aris Discografica, “Premio Barocco” e “Oscar TV”.
Inoltre è stato Ufficio Stampa di alcune edizioni di: “Domenica In”, ”Fantastico”, “Il Cantagiro” e Direttore Artistico del Festival internazionale del Cinema di Salerno, “Il Cantaeuropa”.
Autore di 12 puntate (Rai tre) de “I colori della musica dal cinema al cabaret”.
Dal 2000 è stato direttore artistico e Ufficio Stampa Grand Prix Corallo Alghero.
Ha scritto sul nuovo Settimanale nazionale “È Donna”, diretto da Sergio Raffo e su thefilmseeker. com.

Ciao Toto, mi mancheranno la tua voce, il tuo buongiorno, le tue battute, la tua sanguigna sincerità.

Author: Maria Grazia Di Mario