I due tempi della vita di Neruda nel libro di Ruggero Cappuccio

LA PRIMA LUCE DI NERUDA, il nuovo romanzo di RUGGERO CAPPUCCIO (FELTRINELLI EDITORE), sarà presentato il 26 Ottobre a Roma presso la Libreria Feltrinelli ( Galleria Sordi ) ore 18,30, con Ruggero Cappuccio, Roberto Andò e Anna Foglietta

 

Due tempi della vita di Pablo Neruda. Nel
sole di Capri, mentre consuma il travolgente
amore per Matilde. In Cile mentre attende,
nella notte della dittatura di Pinochet, che
il tempo della sua esistenza fiisca. Un volo
incrociato di voci che raccontano la storia di
uno dei più popolari poeti del mondo, fra
la leggenda dell’amore e la crudezza della
Storia.

 

 

Il romanzo si apre su Pablo Neruda nel 1952 a Napoli quando lo sveglia un fastidioso bussare alla sua porta. Riceve la comunicazione di essere indesiderato, verrà accompagnato da due agenti a Roma per essere instradato in Svizzera. Sul treno si trova seduto – e non per caso – a fianco del senatore comunista Massimo Caprara che, nella stazione della capitale, intima agli ufficiali di polizia di lasciarlo in libertà. Se questo non bastasse, una grande folla minacciosa si è radunata a sostegno del poeta. In mezzo a quella folla una donna, Matilde Urrutia, osserva e attende che libero sia anche il suo amore per Pablo. Dopo il clamore del mondo che lo celebra e vuole che viva la sua voce, la scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due amanti danno profondità e splendore al loro amore. Vent’anni dopo, a Isla Negra, in Cile, altri militari arrivano a bussare alla sua porta e a intimare a Neruda malato e a Matilde di non lasciare l’abitazione. Il domicilio è coatto solo per poco perché, venti giorni dopo il golpe di Pinochet, Neruda si spegne in una clinica, forse avvelenato da un agente della Cia. Due stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell’amore, delle speranze, di un mondo che si trasforma e la stagione del buio, della violenza, della morte. Due stagioni raccontate in prima persona dalla voce del poeta e dalla voce di Matilde, due segmenti di esistenza che raccontano l’amore, ma anche l’amore per la vita, la grandezza dello stare al mondo, l’incanto, anche civile, della parola e il suo smorire dentro i destini che la vogliono ottusa o distorta. Ruggero Cappuccio si insinua nella fisicità dei suoi personaggi per rovesciarne come un guanto la grazia, e traendosene fuori solo per contemplarne dall’alto la loro esemplarità e fisarne la memoria.

 

 

L’AUTORE

Ruggero Cappuccio è scrittore, drammaturgo e regista. Per Einaudi ha pubblicato Edipo a Colono (2001), Shakespea Re di Napoli (2002) e Le ultime sette parole di Caravaggio (2012). Finalista al Premio Strega 2008 con La notte dei due silenzi (Sellerio), ha vinto il Premio Napoli 2011 con Fuoco su Napoli (Feltrinelli). Ha scritto, diretto e anche interpretato Paolo Borsellino Essendo Stato per Rai Uno e Rai Cultura. Scrive per «Il Mattino». La prima luce di Neruda (Feltrinelli, 2016) è il suo ultimo libro.

 

 

pag 160
euro 15,00
isbn 978-88-07-03214-1
In libreria da: ottobre 2016

 

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Author: redazione