Folkest a San Daniele si chiude con il Premio Alberto Cesa

Si sono chiuse all’insegna delle nuove proposte le giornate a San Daniele di Folkest: protagonisti della serata del 3 luglio i finalisti del Premio Alberto Cesa che, giunto alla sua diciannovesima edizione, è andato agli Yaraka dalla Puglia. Secondi classificati i Luarte Project dalla Toscana. Mentre il terzo podio se lo sono aggiudicati i Grama Tera dal Piemonte.In giuria erano: Andrea Del Favero direttore artistico Folkest, Elena Ledda direttrice artistica Premio Andrea Parodi, Elisabetta Malantrucco di Rai Radio Techetè, Rebeka Legovic di Tv Koper Capodistria, Ciro De Rosa di Blogfoolk, Maurizio Bettelli autore, Michele Gazich musicista, Felice Liperi giornalista, Riccardo Tesi musicista, Alessandro D’Alessandro musicista e organizzatore selezioni locali, Valentina Zanelli promoter, Erich Van Monkhoven promoter e Alessandro Nobis di Folk Bulletin.

“Siamo arrivati alla fine di queste giornate – spiega il Direttore artistico Andrea Del Favero –  consegnando due premi, uno alla grande storia, il Premio alla Carriera alla Nuova Compagnia di Canto Popolare; uno alle nuove proposte che è appunto il Premio Cesa: un premio a cui teniamo molto proprio perchè indica un tratto che ci è proprio: la ricerca costante di artisti, di nuove proposte da valorizzare. E vogliamo chiudere queste giornate anche con un omaggio: l’anno prossimo vogliamo introdurre una targa speciale, di cui stiamo definendo i dettagli, che sarà dedicata a Lorenzo Marchiori, amico e giornalista di recente scomparso.
 
Sei i gruppi arrivati in finale per questo premio pensato appositamente per valorizzare i progetti musicali italiani che sappiano dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo e che sono stati selezionati nei mesi scorsi: i Femina Ridens, gruppo toscano che ha riarrangiato alcuni brani della tradizione europea medievale; i Luarte Project dalla Toscana, progetto che ricerca la bellezza e il movimento nella musica del mondo; i Dimotika da varie regioni, con la loro ricerca musicale oltre i confini stilistici e di genere fra Medio Oriente e Occidente; i Grama Tera dal Piemonte con le loro ballate criminali e i canti di lavoro; i friulani Yerba Buena Trio con la loro passione per le canzoni tradizionali e d’autore dell’America di lingua spagnola; e i tarantini Yaràkä dalla Puglia con le loro contaminazioni musicali tra Africa e sonorità Mediterranee e del Sud Italia.
 DIMOTIKA
La forte passione di quattro musicisti per le tradizioni musicali del bacino del Mediterraneo porta alla nascita del collettivo Dimotika, dal greco del popolo. Una formazione senza limiti imposti, né d’organico, né di repertorio, libera quindi di mutare per sondare i linguaggi musicali della tradizione popolare. Nel progetto Dimotika troviamo i fiati e i plettri di Fabio e Diego Resta, profondi conoscitori della tradizione musicale dei Balcani, le percussioni di origine greca di Alessandro Darsinòs e i colori della cantante e polistrumentista Simona Gatto. Assieme rileggono e ripropongono alcune delle più belle composizioni nate intorno al mare nostrum: dalla Macedonia alla Bulgaria, dalla Grecia alla Turchia, fino al vicino Oriente.
Formazione: Simona Gatto: voce, ghironda, tambura, percussioni; Fabio Resta: ney, kaval, gaida, voce; Diego Resta: oud, tambura, tambur, kemençe, voce; Alessandro Darsinos: tamburi a cornice, tapan, darbuka, udu, voce.
 
FEMINA RIDENS
Femina Ridens è il progetto di Francesca Messina, cantante e compositrice, con la collaborazione del polistrumentista Massimiliano Lo Sardo. Sono giunti al terzo lavoro discografico, intitolato Kalenda Maya, che è liberamente ispirato ad alcuni brani contenuti in manoscritti medievali di tutta Europa, rivisitati con una chiave di lettura non filologica bensì visionaria. Come nell’ultimo spettacolo Dai Castelli Alle Piazze, un viaggio nel tempo alle radici del folk del mediterraneo, con brani dal medioevo ai primi del ‘900.
Francesca Messina – voce, chitarra; Massimiliano Lo Sardo –
 
GRAMA TERA
Dall’incontro fra Ricky Avataneo, cantautore, cantastorie e studioso del folk piemontese e Umberto Polibluesman, chitarrista, membro fondatore de Lastanzadigreta, targa Tenco 2017 per la miglior opera prima), è nato il progetto Grama Tera con un repertorio del gruppo è equamente diviso fra antiche ballate tradizionali e canzoni d’autore, con testi sono prevalentemente in piemontese e talvolta in italiano in una variegata ibridazione di generi, passando dai bricchi del Monferrato alle montagne della Valsusa, dalle piole di Torino ai juke joints del Mississipi, dalle risaie del vercellese alle paludi della Louisiana.
Formazione: Ricky Avataneo – voce e chitarra; Umberto Poli – strumenti a plettro, armonica.
 
LUARTE PROJECT
Luarte Project è un duo che trae inspirazione dalla passione per isuoni e i ritmi del mondo. Con una forte energia sul palco, propone un concerto dove la canzone è la protagonista e si intreccia con testi e musiche originali espresse in varie lingue. Attraverso la loro musica, Chiara Pellegrini e Andrea Musio, con le loro voci e le loro corde raccontano le storie raccolte negli anni vissuti all’estero, trasformandole in un magico viaggio sonoro.
Formazione: Chiara Pellegrini (voce, percussioni, chitarra) e Andrea Musio (chitarra 7corde, voce, percussioni)
 
YARÀKÄ
La Curannera era la guaritrice, una donna del popolo che esercitava medicina popolare in grado di guarire dal mal di gola al mal di testa, dalle lussazioni alla irregolarità delle fasi biologiche delle donne, attraverso pratiche di vario tipo e ricorrendo, contemporaneamente e con gran frequenza, alla scienza naturale attraverso l’utilizzo di erbe, pietre e amuleti. Oggi diviene la musa ispiratrice degli Yarákä, il ponte perfetto tra cielo e terra e tra culture apparentemente lontane, esorcizzando con i racconti il male, in un continuo confronto tra i materiali della ricerca etnomusicologica ed espressioni più moderne.
Formazione: Gianni Sciambarruto – berimbao, chitarra, saz, doronb, voce; Virginia Pavone – voce, flauto armonico, tamburo sciamanico; Simone Carrino – tamburello, riq, daf, kanjira, troccola, voce.
 
YERBA BUENA TRIO
Matías, Eleonora e Fredy vivono in Friuli, ma con un background di cultura musicale e di vita in Sudamerica. Sono accomunati dalla passione per le canzoni tradizionali e d’autore dei Paesi di lingua spagnola: Matías è argentino (Córdoba), Fredy ha origini venezuelane e colombiane ed Eleonora ha trascorso i suoi tre anni di Dottorato tra Argentina e Messico.
Il progetto del trio si basa sulla rielaborazione di brani dei più grandi cantautori d’oltremare che ormai appartengono al patrimonio artistico e culturale dell’America Latina con inflessioni rock melodiche e jazz. Nel repertorio sono presenti anche composizioni originali del trio.
Formazione: Eleonora Sensidoni – prima voce, bombo, cajón, colori ritmici; Fredy Cappellini –  chitarra, voce; Matías Merlo – chitarra, tastiera, voce

Author: redazione