LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO QUIRINO di Roma

 

di Daniela Delli Noci

Commedie, drammi e altre iniziative al Quirino di Roma. E’ stata presentata la stagione 2018/2019 dello storico teatro romano, lo scorso 27 aprile: un calendario fitto di spettacoli e protagonisti di qualità, cui sarà collegata la rassegna “Dal palco allo schermo”, ciclo pomeridiano di proiezioni gratuite legate alle tematiche dei lavori teatrali in programma. Ulteriore proposta è “Il Sogno Italiano”, progetto che narra la vita di persone che hanno lasciato una traccia nella storia del nostro paese e che coinvolge i giovani nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

I numeri parlano chiaro e dimostrano il gradimento della platea: quasi 100 mila presenze e 5.500 abbonati nella scorsa stagione, a dispetto della penuria di contributi pubblici e dell’iniqua distribuzione degli stessi, come ha sottolineato il presidente del teatro, Geppy Gleijeses, che ricopre anche la carica di direttore artistico insieme a Guglielmo Ferro. Il riferimento è all’ingiusta attribuzione di consistenti sovvenzioni a un solo teatro italiano ad iniziativa privata, l’Eliseo, e all’azione legale intrapresa da molti altri teatri non pubblici, tra cui il Quirino, affinché la cultura venga sostenuta finanziariamente in un modo più equo. Si avvicina tra l’altro il 2021, anno in cui cadrà il 150° anniversario della nascita del teatro, avvenimento che merita la giusta considerazione.

L’avvio della prossima stagione avrà luogo il 9 ottobre con Quartet di Ronald Harwood, regia di Patrick Rossi Gastaldi, interpretato da Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini e Giovanna Ralli, che ha raccontato, emozionata, il suo debutto avvenuto quando aveva solo tredici anni proprio al Quirino, con la compagnia di Peppino De Filippo: “Mi ricordo – ha detto l’attrice romana – che erano presenti Alberto Lattuada e Federico Fellini, che dovevano fare con Peppino il film Luci del Varietà.  Fellini mi chiese Ti piacerebbe fare il cinema? Io risposi di sì.” Lo spettacolo rimarrà in scena fino al 21 ottobre.

Sarà poi la volta de “I Miserabili” di Victor Hugo, regia di Franco Però, con Franco Branciaroli (23 ottobre – 4 novembre).

Seguirà, dal 6 al 18 novembre, il primo titolo del trittico pirandelliano, “Il fu Mattia Pascal”,  regia di Guglielmo Ferro, con Daniele Pecci che, oltre a interpretarlo, ne ha curato l’adattamento dal celebre romanzo dell’autore siciliano. “Esiste un’edizione teatrale fatta da Tullio Kezich – ha sottolineato Pecci – ed era difficile pensare ad una nuova messa in scena utilizzando quel testo, molto poetico. Non mi ero mai cimentato nella scrittura, pur avendo curato traduzioni e adattamenti teatrali. Grazie ai suggerimenti in merito alla sua visione dell’opera, dati da Guglielmo Ferro, in circa sette mesi ho elaborato questo adattamento che, rispetto a quello di Kezich, ha un andamento più rispettoso della cronologia del testo ed è più facile da capire anche per chi non ha letto il romanzo. “

Gli altri due lavori di Pirandello, “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Il berretto a sonagli” saranno rappresentati rispettivamente dal 20 novembre al 2 dicembre e dall’11 al 23 dicembre, con la regia di Michele Placido il primo e di Sebastiano Lo Monaco il secondo. Alcuni attori dei Sei personaggi sono debuttanti, provenienti dalle cooperative teatrali siciliane.

Il primo incasso della passata stagione del Quirino, “Le sorelle Materassi”, con Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, andrà di nuovo in scena dal 4 al 9 dicembre, con la regia di Geppy Gleijeses.

A sottolineare ulteriormente i legami stretti tra cinema e teatro, sono inoltre in programma due spettacoli tratti dalle omonime pellicole: “Operazione San Gennaro”, con Massimo Ghini, dal film di Dino Risi (in scena dal 26 dicembre al 13 gennaio 2019) e “Così parlò Bellavista” (15 gennaio-3 febbraio), tratto dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo, un regalo per l’imminente novantesimo compleanno dello scrittore e regista napoletano. Interpreti Geppy Gleijeses,  autore dell’adattamento teatrale, Marisa Laurito e Benedetto Casillo.

Veronica Pivetti si cimenterà, dal 5 al 17 febbraio, nella commedia con musiche “Viktor und Viktoria”, anche questa di derivazione cinematografica, liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel. La regia sarà di Emanuele Gamba, altri interpreti Giorgio Lupano e Yari Gugliucci.

Dal 19 febbraio al 3 marzo saliranno sul palco gli attori de “La Cena delle Belve” di Vahé Katchà – tra cui Marianella Bargilli, Emanuele Salce e Silvia Siravo – nella versione italiana curata da Vincenzo Cerami, regia di Virginia Acqua e Julien Sibre, autore anche dell’elaborazione drammaturgica.

Ornella Muti sarà la protagonista, dal 5 al 17 marzo, dell’opera di Vitaliano Brancati, “La Governante”, con Enrico Guarnieri e, tra gli altri, la figlia Naike Rivelli.

Massimo Ranieri tornerà sul palco del Quirino, questa volta con “Il Gabbiano” di Čechov, dal 19 al 31 marzo, adattamento e regia di Giancarlo Sepe.

Anna Galiena, Debora Caprioglio e Paola Pitagora saranno le protagoniste di “Otto donne e un mistero”, regia di Guglielmo Ferro, piéce teatrale di Robert Thomas dalla quale è stata tratta la commedia noir cinematografica interpretata da Catherine Deneuve, Fanny Ardant e Isabelle Huppert. In programma dal 2 al 14 aprile, con proiezione del film sabato 6 aprile.

Dopo l’Otello del Balletto di Roma, sul palco del Quirino dal 30 aprile al 5 maggio, andrà in scena “Regalo di Natale, prima regia teatrale di Gianni Amelio, il cui  omonimo film farà parte della rassegna pomeridiana “Dal palco allo schermo”.

 

Daniela Delli Noci

 

 

 

Author: redazione