“Era”: album d’esordio per il quartetto romano dei BOSCO, nato nelle periferie

BAND EMERGENTI

Al Blackmarket di Roma successo per la band romana dei Bosco che ha presentato dal vivo il loro album d’esordio “Era”. Il live si muove tra sonorità elettroniche, rock e canzone d’autore e tratteggia perfettamente lo stile di una band che è tra le nuove proposte più interessanti del panorama romano. 

 

 

Essere genuini coi synth si può, è come cercare un bosco in città, lo trovi se vuoi. È uscito il 9 settembre 2015 “Era”, il disco d’esordio del quartetto romano dei Bosco, preceduto a giugno dal videoclip del brano “La mia armata” tratto dal pluripremiato cortometraggio “Requiem for a Robot” (2013) di Christoph Rainer. Un disco che ha il suono dei fiorai ancora aperti, dell’aria che scorre fra i pini e sotto i ponti, delle scie degli aeroplani che congiungono le città distanti, della prima e dell’ultima corsa di un autobus, del sole in faccia la domenica mattina a fare colazione nel bosco. Un disco che se fosse un quartiere di Roma sarebbe quello di Coppedè, ma che se fosse una persona non ci vivrebbe, vivrebbe in periferia, tra i chioschi, i parchi ed i palazzi, in una città giardino dove il luogo è una promessa di qualcosa che verrà. Andrebbe a scuola con l’autobus, lavorerebbe all’EUR, si incontrerebbe a Via del Porto Fluviale per bere qualcosa. Amerebbe il mercato sotto casa e le serie tv scaricate, guarderebbe la pioggia in primavera da un appartamento all’ottavo piano come dalla tolda di una nave, e poi uscirebbe sul terrazzo a godersi la schiarita, con l’aria pungente che profuma di erba, l’impero delle luci delle case che si accendono, le eco lontane di cani, macchine, treni, e bambini che giocano, fino a guardare di notte la città vuota sfrigolare di elettricità.

 

Era per me è come una liberazione, un viaggio attraverso i tre anni della sua scrittura in cui la mia vita è cambiata in tutto ed è stata in continua evoluzione – racconta Daniele, voce e chitarra della band -. Le certezze dei trent’anni non esistono più ed ora che ne ho 34 sento tutto il peso dell’immaturità di cui sono affetto, guardandomi intorno e sentendomi fuori luogo nei vestiti da grande, e lo scrivo. Parlo di disertare questo Paese, di quanto mi senta deluso dalla mia città, dell’amore semplice, umido, proibito, doloroso, vivo, imponente, trascinante, delle mani rapide che si toccano inesperte, dei margarita bevuti sul lungomare con l’odore di una terra straniera che d’estate senti un po’ tua, di tutte le volte che mi sono chiesto cosa sarebbe stato se”.

 

 

BIOGRAFIA – BOSCO: https://www.facebook.com/nelboscoofficial

 

Bosco nasce nella primavera del 2014 e cresce nella periferia di Roma, di cui conosce pregi, difetti, contraddizioni, rivolgendole il suo sguardo malinconico, ironico, ma mai rassegnato. Bosco lavora duro, in ufficio, ma da settembre 2014 a marzo 2015 la musica inizia ad occupare più spazio nella sua vita, e sotto la produzione artistica di Frankie Bellani dello Studio 24 Gradi si mette a registrare il primo album, per poi andare in trasferta a Bologna presso l’Alpha Dept e rifinire il tutto sotto la supervisione di Andrea Suriani. A Bosco piacciono l’elettronica, il rock, gli anni ’90 e ‘00, il cantautorato, la musica suonata con passione con gli strumenti elettrici o acustici: il tutto con un’attitudine fragorosa e straripante. #NelBosco ci sono Daniele, Alessia, Giulia e Francesco. Il primo disco dei Bosco è uscito il 9 settembre 2015 e si intitola “Era”, preceduto a giugno dal videoclip del brano “La mia armata” tratto dal pluripremiato cortometraggio “Requiem for a Robot” (2013) di Christoph Rainer e presentato in anteprima sul sito di Wired. A collaborare con la band per la stesura di alcuni dei brani del disco d’esordio Emanuele Binelli Mantelli, già autore di libri a tema musicale per Arcana.

 

Author: redazione