Su SKY ARTE HD “Sette Meraviglie”: sette tesori italiani da scoprire

Sette monumenti, sette siti, sette tesori italiani tutti da scoprire. Sono i protagonisti di SETTE MERAVIGLIE, la produzione originale realizzata in esclusiva per Sky Arte HD da Ballandi Arts che, dopo il successo delle precedenti due edizioni, torna dal 7 giugno ogni martedì alle 21.10 su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky).

 

Un viaggio speciale tra arte, storia e natura per condurre il grande pubblico alla scoperta di altri sette grandi simboli del patrimonio artistico italiano. Attraverso immagini esclusive, realizzate grazie all’ausilio delle più moderne tecniche di ripresa, e alle illustrazioni storiche che da sempre caratterizzano la serie documentaristica, si racconteranno luoghi emblematici del nostro Paese da un punto di vista particolare per regalare allo spettatore un’esperienza unica. Ad inaugurare la serie sarà la puntata dedicata ad Assisi e alle meraviglie della Basilica di San Francesco.

 

 

LE PUNTATE

 

 

ASSISI E LA BASILICA DI SAN FRANCESCO – 7 giugno

 

Nel XII secolo a.C. Assisi è una piccola città stanca di essere governata da altre realtà locali. Decide così di costituirsi come libero comune ghibellino: una scelta che non incontra i favori di Perugia che le dichiara guerra più volte. Assisi attraversa anni di grandi trasformazioni, dovute soprattutto alle novità che porterà di lì a poco la nascita del Francescanesimo. Dalla metà del Duecento la collina inferiore della città ospita il luogo di culto e capolavoro d’arte gotica dichiarato oggi dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità: la Basilica di San Francesco.

Una meraviglia legata indissolubilmente a una figura simbolo della cristianità e uno spettacolo ammirato nei secoli.

 

GENOVA E I PALAZZI DEI ROLLI – 14 giugno

 

1551: Genova è una realtà ormai consolidata nell’ambito del commercio, una Repubblica Marinara che vanta ormai una tradizione secolare. Il Cinquecento è il “siglo de oro”, il secolo che sancisce l’intenso rapporto commerciale tra Genova e la Spagna, permettendo ai genovesi di allargare i propri orizzonti professionali, un tempo solo mercanti, diventando finanzieri, mediatori e banchieri. Alcune parti della città sono abitate da potenti famiglie di mercanti e di navigatori, che si insediano in lotti a stretto controllo familiare. È proprio su queste basi che nel 1551 viene edificata la Strada Nuova, un quartiere in cui prendono vita meravigliosi palazzi, frutto degli affari portati a termine dalle famiglie più in vista della città. La Strada Nuova rappresenta a tutti gli effetti il risultato di una grande progettazione a livello urbanistico, uno dei complessi architettonici più stupefacenti del Cinquecento. Un modello architettonico preso ad esempio anche da altre città europee, tra cui Anversa, strettamente legata alla città ligure. Molti dei palazzi presenti nella Strada Nuova vengono inseriti in registri molto speciali, chiamati “Rolli”.  In questa lista venivano inseriti gli edifici più prestigiosi tenuti ad accogliere i potenti ospiti della Repubblica, che si faceva carico di tutte le spese di rappresentanza. Genova a quel tempo era una repubblica e contrariamente alle monarchie non aveva una reggia in cui poter ospitare le personalità in visita in città.

 

TORINO E LA VENARIA  REALE – 21 giugno

 

13 Luglio 1658. 120 Scudi d’oro è il prezzo che Carlo Emanuele II, Duca di Savoia, paga ai Marchesi di Ceva per l’acquisto di un terreno nei pressi di Altessano Superiore. È il primo passo per il grande sogno dei vari re che si succederanno a casa Savoia: realizzare una reggia che possa distinguersi in modo inequivocabile dalle altre omologhe residenze delle corti europee per originalità, sfarzo e architetture sorprendenti, un grande complesso architettonico che lasci tutti senza fiato. Nel 1659, un anno dopo l’acquisto del feudo, cominciano i lavori per la costruzione di questo sogno: la Venaria Reale.

 

 

CASTEL DEL MONTE – 28 giugno

 

La storia della città di Barletta e più in generale di tutta la Puglia è stata nel corso del 1200 imprescindibilmente legata a un grande personaggio: Federico II. Barletta e la sua regione erano infatti i luoghi preferiti dell’imperatore svevo, amore che gli è valso il soprannome di “Puer Apuliae”. La città, durante il Regno di Federico II, è stata protagonista di importanti avvenimenti storici, che hanno orientato ed influenzato i destini del Sacro Romano Impero. Federico aveva fatto realizzare a Barletta e in tutta la regione castelli e palazzi imperiali dove poteva dedicarsi alla caccia e tra questi il Castello della città e Castel del Monte, forse il più noto, che tanto raccontano di lui e dell’antico splendore di questa terra.

 

 

SIENA E PIAZZA DEL CAMPO – 5 luglio

 

Ci sono luoghi unici che raccontano mille storie. Luoghi in cui si intrecciano vite, percorsi, culture, destini e che ancora oggi, come in un racconto senza fine, continuano a narrare le vicende e le emozioni che lo hanno segnato. Piazza del Campo, nel cuore di Siena, riassume più di ogni altro luogo tutte queste sensazioni. È nel 1169 che viene diffuso un primo documento in cui si cita questa piazza: l’anno si riferisce alla data in cui la comunità di Siena acquista il terreno fragile e fangoso su cui convergevano le piccole vie dell’antica città. Tutta la storia di Siena passa proprio da qui, per Piazza del Campo. Una piazza che ha visto scorrere sul proprio pavimento in mattoni rossi la vita e i destini di migliaia di cittadini, che è stata testimone di lunghi secoli di storia e di poteri alternati all’interno del celebre Palazzo Comunale. Una piazza capace di raccontare ancora mille altre storie, un luogo unico in cui lo scorrere del tempo non ha mutato la sua indiscussa meraviglia.

 

 

LECCE E IL BAROCCO – 12 luglio

 

Lecce è un piccolo grande gioiello nel cuore del Salento, in Puglia. Una città dai colori inconfondibili che la rendono unica e che nel Settecento catturava l’attenzione dei viaggiatori del Grand Tour, che rimanevano estasiati dalle sue meraviglie e dalla sua storia. Ancora ad oggi a Lecce sono visibili le testimonianze del suo periodo romano, che si fondono con gli edifici tipicamente seicenteschi in stile Barocco, costruiti in pietra leccese. La magnificenza del Duomo, la classe di una Basilica come Santa Croce o l’eleganza stilistica del Palazzo della Prefettura sono solo alcuni degli esempi di quello che oggi rappresenta il Barocco leccese. Secondo lo scrittore francese Paul Bourget infatti solo questo stile sa essere sinonimo di “fantasia leggera, di folle eleganza e di garbo raro”. L’incontro tra la città pugliese e questo stile unico avviene verso la fine del Cinquecento, un secolo in cui Lecce riscopre una certa stabilità politica che le permetterà di trasformarsi nello splendore che ancora oggi abbiamo la fortuna di ammirare.

 

ROMA E LA VIA APPIA ANTICA – 19 luglio

 

Le strade di Roma riflettono la storia di una città che racchiude un vissuto unico al mondo. Le sue strade consolari erano fondamentali per la viabilità dell’Impero e ancora oggi quelle strade sono integrate nel tessuto urbano di una Roma moderna ma che conserva ancora intatta la magia di un passato tutto da scoprire. Ciascuna strada consolare racconta la storia di un’altra Roma, i fasti e la magia di una realtà lontana nel tempo che però è ancora possibile poter ammirare. Una tra tutte però di quelle vie era la “Regina” assoluta: l’Appia Antica. In quest’ultimo appuntamento, si racconterà la sua storia e le meraviglie nate ai suoi lati: Villa dei Quintili, Capo di Bove e il Mausoleo di Cecilia Metella.

Author: redazione